Madre, Oggi E Sempre - 11/05/2013

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  “…Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesù…”

                                                                              (Luca 1.31)

 

La Madre è una figura al di sopra del tempo. Va oltre i cambiamenti e le transizioni della nostra era. La vera madre è immutabile. Una cellula madre che procede da un altro essere vivo – un’ altra donna, una madre.

Solamente cellule vive generano un’altra cellula viva.

Dio ha creato la prima cellula viva, che si è riprodotta in un un’altra, e in altre, e così successivamente, fino ad oggi. La madre genera, ma la prima cellula viene da Dio. Per questo, essere madre è importante. Ti fa simile a Dio. È divino.

La gente nasce da lei, è inseparabile da lei. Per questa ragione, la madre ci accompagna nella vita e nella morte. Siamo tessuti che si intrecciano e si identificano fino alla fine.

Difficilmente le madri sono cattive. Esistono donne cattive. Separiamo il sentimentale dal biologico. Il generare viene da Dio, indipendentemente dal carattere, dai sentimenti e anche dalle tendenze di ognuno.

Per questo le madri sono così amate. E devono essere comprese come esseri umani, quali sono. Anche se non le comprendiamo, anche così, dobbiamo amarle.

La madre è più di una donna, è la persona che Dio ha creato per portarci alla vita. Lei è uno strumento di Dio, unendo le leggi biologiche, emozionali e spirituali.

Siamo “carne a carne” con lei.

La madre è un bene inseparabile. Siamo un pezzo di lei.

Nel mandare Gesù, Dio ha cercato una santa donna che potesse essere la madre del Signore. Ed ecco qui la responsabilità dell’essere madre. Maria, doveva generare Gesù. La madre, oggi, deve generare figli per il mondo. il suo proposito è che tutti i figli siano salvati. Siano persone ben formate e felici, e che glorifichino Dio. 

Madre, tu rifletti l’immagine di Colui che ti ha creato, e mediante la tua vita, ci ha concesso la nostra vita.

Madre, tu appartieni a Dio.

Che Dio ti benedica oggi e sempre.

Pr. Reuel Pereira Feitosa

Trad.Valeria Culotta

                                                                           

 

 

                                                                  LA DONNA VIRTUOSA

Una donna virtuosa chi la troverà?
Il suo pregio sorpassa di molto quello delle perle.
 Il cuore di suo marito confida in lei,
ed egli non mancherà mai di provviste.
 Lei gli fa del bene, e non del male,
tutti i giorni della sua vita.
 Si procura lana e lino,
e lavora gioiosa con le proprie mani.
 È simile alle navi dei mercanti:
fa venire il suo cibo da lontano.
 Si alza quando ancora è notte,
distribuisce il cibo alla famiglia
e il compito alle sue serve.
 Posa gli occhi sopra un campo,
e l'acquista;
con il guadagno delle sue mani pianta una vigna.
Si cinge di forza i fianchi
e fa robuste le sue braccia.
Sente che il suo lavoro rende bene;
la sua lucerna non si spegne la notte.
 Mette la mano alla rocca,
e le sue d             ita maneggiano il fuso.
 Tende le palme al misero,
e porge le mani al bisognoso. Non teme la neve per la sua famiglia,
perché tutta la sua famiglia è vestita di lana rossa.
 Si fa dei tappeti,
ha vesti di lino finissimo e di porpora.
 Suo marito è rispettato alle porte della città,
quando si siede tra gli anziani del paese.
 Fa delle tuniche e le vende
e delle cinture che dà al mercante.
 Forza e dignità sono il suo manto,
e lei non teme l'avvenire.
 Apre la bocca con saggezza,
e ha sulla lingua insegnamenti di bontà.
Sorveglia l'andamento della sua casa,
e non mangia il pane di pigrizia.
I suoi figli si alzano e la proclamano beata,
e suo marito la loda, dicendo:
 «Molte donne si sono comportate da virtuose,
ma tu le superi tutte!»
 La grazia è ingannevole e la bellezza è cosa vana;
ma la donna che teme il SIGNORE è quella che sarà lodata.
 Datele del frutto delle sue mani,
e le opere sue la lodino alle porte della città.