...oggi vi è nato il Salvatore, che è Cristo, ilSignore... (Luca 2.11)
Vogliamo celebrare la tua presenza, celebrare la tua gloria. Il coinvolgimento soprannaturale, il mistero e questa aura di grazia che ti copre. Questo è straordinario. E la nostra mente non riesce a concepirlo.
Il perché di tanto coraggio, il perché hai lasciato tante cose straordinarie per venire fin qui- un essere umano, soggetto a tutto ciò che noi siamo?
Ammiro tantissimo il tuo carattere. Il coraggio indomabile, l'umiltà senza fine, la disposizione incommensurabile e questa semplicità che ti fa essere Gesù Cristo.
Ineluttabilmente vediamo, e confessiamo che tu sei il Messia, l'Unico Figlio di Dio.
E a volte pensiamo: Cosa ne sarebbe del mondo senza te? Come, se non fossi nato?
Ed è per questo che in quella notte i cieli si aprirono gli angeli cantavano in coro e noi, campo di Betlemme, i pastori e le pecore si prostrarono in reverenza al Figlio di Dio che nasceva.
“Non temere” dicevano le miriadi di creature celesti, «Non temete, perché vi annunzio una grande gioia che tutto il popolo avrà: oggi, nella città di Davide, è nato il Cristo, il Signore.”
(Luca 2.10)
Egli salverà il suo popolo!
Grazie all'Iddio Altissimo per il suo amore, la sua misericordia e giustizia verso noi.
È in Lui che abbiamo tutta la speranza, l'allegria, la salvezza e la pace per sempre!
Un Felice Natale di Cristo nella tua vita, famiglia, chiesa e tutti i popoli e nazioni intorno al mondo!
Che Dio ti benedica.
Pr. Reuel Pereira Feitosa.
Trad. Valeria Culotta
ANDIAMO A BETLEMME!
Ora in quella stessa regione c'erano dei pastori che dimoravano all'aperto, nei campi, e di notte facevano la guardia al loro gregge. Ed ecco, un angelo del Signore si presentò loro e la gloria del Signore risplendette intorno a loro, ed essi furono presi da grande paura. Ma l'angelo disse loro: «Non temete, perché vi annunzio una grande gioia che tutto il popolo avrà; poiché oggi nella città di Davide è nato per voi un Salvatore, che è Cristo, il Signore. E questo vi servirà di segno: Voi troverete un bambino fasciato, coricato in una mangiatoia». E ad un tratto si unì all'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio, dicendo: «Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e pace in terra agli uomini, su cui si posa il suo favore». E avvenne che, quando gli angeli si allontanarono da loro per ritornare in cielo, i pastori dissero tra loro: «Andiamo fino a Betlemme, per vedere ciò che è avvenuto e che il Signore ci ha fatto conoscere»
Luca 2.8-15