IL CANTO DEI PELLEGRINI - 01/11/2015

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 “Vale più un giorno nei tuoi cortili che altri mille altrove...”

                                                                (Salmo 84.10)

 

 

 E' lunga la giornata del popolo. Dure le strade, difficili cammini. Il più grande desiderio è arrivare nella Casa di Dio. Incontrare i suoi altari e rallegrarsi nel santuario del Signore.

Lì il passero ha fatto il suo nido e ha lasciato i suoi cuccioli; la rondine ha trovato rifugio e le colombe un luogo di pace, nelle alture della Casa del Signore. (v.5)

 

I pellegrini umani marciano seguendo le vie dolorose alla ricerca di Sion. Camminando, camminando e cantando i Canti delle vittorie, i Canti delle Sconfitte. I Salmi intonati dai pellegrini durante tutta la giornata verso il Tempio, nella città di Gerusalemme.

Verso quel luogo proseguivano in cerca del loro Dio. Ripieni di fede, amore e speranza, incontrando rifugio, pace, sicurezza e pane per le loro anime!

Questo Salmo dei figli di Coré, più che un lamento, è un grido profondo, un grido dell'anima alla ricerca del Suo Dio.

“Guarda Signore, scudo nostro, e contempla il volto del tuo unto” (v.9)

Questi pellegrini passarono cantando, adorando e proclamando la gloria del loro Dio. L'unzione e la grazia del Signore si espandeva, diffondendosi come torrenti di acqua. Le valli secche si rinnovavano, i fiori germogliavano nel deserto. La “Valle delle Lacrime” divenne fonte di vita e di gloria. (v.6)

Il servo di Dio cammina davanti questa moltitudine innalzando clamori; lui grida per le benedizioni, grida dal profondo della sua anima per gli oracoli di Dio!

La “Valle di Lacrime” era l'ultima tappa della giornata , nel nord di Hinon, a Geena, dove si depositava la spazzatura della città.

Questa valle di lacrime segnava un incrocio, incontro o scontro di molti cammini... (Giudici 2.4-5).

L'arrivo di questi pellegrini trasforma l'aridità di questo deserto, spazio secco di dolori e tristezze.

Improvvisamente, il luogo muta, esplodendo in fonti di acque cristalline: “i luoghi secchi si rallegreranno di ciò, e il deserto esulterà e fiorirà” come la rosa, e tutti vedranno la gloria del Signore e l'eccellenza del nostro Dio! (Isaia 35. 1-2).

La nostra giornata fino alla Casa del Signore, il Tempio della Sua Santità.

I riscattati dal Signore non sbaglieranno mai il cammino. Le tribolazioni del tempo presente ristagnano alle Porte degli Atri di Lode!

Vieni al Signore. Vieni al Tempio della Sua gloria. Ritorna alla comunione del popolo di Dio nella marcia verso la Santa Città.

Affrettati. Neppure i folli sbaglieranno. (Isaia 35.8).

Non restare fermo, non restare zitto. Sali al Tempio – è tempo di adorare.

Che Dio ti benedica.   

 Pr. Reuel Pereira Feitosa

Trad. Valeria Culotta