Il signore disse al servo: "Va' fuori per le strade e lungo le siepi e costringili a entrare, affinché la mia casa sia piena
(Luca 14.23)
Improvvisamente, apparvero i predicatori. Loro affollavano le strade, le piazze, i locali notturni, le scuole e gli autobus. Il fervore ardeva nella loro anima in un modo tale che, semplicemente, non potevamo raccontarlo. Il nostro problema era lo sforzo per accompagnarli, era grande il loro entusiasmo.
La Praça Sete, nel cuore di Belo Horizonte, fu presa in assalto. Nei fine settimana, specialmente la notte, arrivavano a passi fermi e con la determinazione di cambiare il mondo.
In questa epoca non si predicava nelle piazze della città. Velocemente formavano un cerchio, nell’incontro della via Rio de Janeiro, viale Afonso Pena e viale Amazonas. Le chitarre predominavano, oltre agli strumenti inventati da loro. Una cassa di legno con un manico di scopa in mezzo e un filo grosso di nailon fino all’altra estremità della cassa, creato dal musicista. Produceva un suono “rock”, soffocante, profondo e molto differente. Questo era il “basso”!
Ma i giovani erano lo spettacolo. C’era di tutto adesso. Capelli enormi, lunghe barbe, vestiti sgargianti che attraevano le persone. Le ragazze mantenevano i vestiti lunghi supercolorati, molto femminili. C’erano i più antichi, le ragazze credenti con ogni pezzo di tradizione cristiana. Il gruppo, per se stesso, era “economico”!
Il grande impatto veniva dalla vita. Dalla testimonianza e dalle esperienze con Dio. Lì , in Praça Publica, condividevano nella più grande semplicità le grandi meraviglie di Dio.
Alberto Reolon, il “Gaucho”, potente nella Parola, amava predicare sul Cantico dei Cantici, il libro romantico di Salomone.
La bocca enorme, i pantaloni bianchi e la camicia di seta azzurra, contrastavano con i suoi capelli neri lunghi sciolti che scendevano sul collo. Il tennis sempre slegato.
-Dio mi ha tanto amato. E mi ha cercato nel profondo del Suo cuore e mi ha portato a sé. Io vengo dalle strade del Sud, camminando senza destino. Drogato, perduto e senza alcuna speranza, soltanto un viandante in cerca di Pace e Amore. Fino a che sentii la voce di Gesù dicendo soavemente ai miei orecchi:
‘- Alzati…e vieni.
Perché ecco l’inverno è passato
E la pioggia è cessata,
e tutto è finito;
appaiono i fiori nella terra,
il tempo di cantare è arrivato,
e la voce della tortora
si sente nella nostra terra;
il fico ha già dato i suoi fichi.
E le viti sono in fiore,
esalano il loro aroma.
Alzati, mia bella, e vieni!’”
Adesso il Nuovo Tempo ci manda a conquistare la Terra. “Andate e predicate”.
Che Dio ti benedica.
Pr. Reuel Pereira Feitosa
Trad. Valeria Culotta
(Dal libro: Faccia a Faccia con Dio - vol.1)