Si potevano ancora udire le grida degli schiavi nelle celle, e gli accordi profondi che gli “spirituals neri” evocavano. Molto più dei vecchi cantici, esprimevano il dolore dell’anima dei neri in cattività, cercando consolazione e le forze per vivere. E la Scrittura si ripete: L'uomo disse: «Questa, finalmente, è ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Ella sarà chiamata donna perché è stata tratta dall'uomo» (Genesi 2.23) E, ancora una volta, “Dio udì i loro gemiti. Dio si ricordò del suo patto con Abraamo, con Isacco e con Giacobbe…” (Esodo 2.24). Il Vento dello Spirito già soffiava teneramente, mentre le più sentite canzoni suonavano come gemiti, nelle fredde notti d’inverno americano: “Or dunque va'; io ti mando dal faraone perché tu faccia uscire dall'Egitto il mio popolo, i figli d'Israele…” (Esodo 3.10). (…).L’arrivo del ventesimo secolo pronunciava grandi meraviglie. A partire dall’America del Nord cristiana, evangelica, tradizionalista e, al tempo stesso puritana, ricca di preconcetti e segregazionista, Dio apre spazi per le nuove e emozionanti azioni. (…)
Quell’angusto deposito della Via Azusa non aveva nessuna apparenza. Brutto, sudicio, sporco e trascurato. Ma fu per quel luogo che, la piccola Missione Peniel, ottenne la Via BonnieBrea 214, e presto si trasferì nell’antico rudere della Via Azusa, sotto il nome della Fede Apostolica. E, per lo stupore di tutti i tempi, improvvisamente iniziarono a riunirsi lì uomini e donne, bianchi e neri, colti e ignoranti, poveri e benestanti, provenienti da differenti denominazioni religiose. Tutti potevano pregare, cantare, danzare, predicare e insieme adorare Dio. Non c’era segregazione, perché lo Spirito Santo distruggeva ogni barriera! (…)
Velocemente le riunioni aumentarono. Il luogo non conteneva più la moltitudine. I culti si prolungavano per ore e ore, durante giorni e notti.Erano delle riunioni dello Spirito Santo, dirette da Dio. In un luogo povero, per lasciare fuori l’egoismo umano. Tutti erano uguali e avevano tutto in comune…(…)
L’ “anima” era un balsamo per la Teologia , umanizzando così la dottrina. L’Unzione ammorbidiva il cuore dell’americano nero ferito, in cerca di conforto. E le compassioni di Dio venivano sparse sul cuore degli americani bianchi. Questo avrebbe provocato una delle più profonde rivoluzioni spirituali che il mondo avrebbe potuto conoscere.(…)
In quell’America sofferta, e divisa, nasceva il più forte risveglio dello Spirito Santo che avrebbe marcato l’epoca e sarebbe andato oltre ogni frontiera. (…)
Lo Spirito Santo era sempre in azione nel mondo. Dal “principio” e proseguiva nel corso del tempo agendo tra i popoli e aprendo spazi attraverso uomini scelti. (…) L’Opera di Dio non finisce mai.
Oggi, la Presenza dello Spirito Sparso agita la Chiesa, e al suo tempo, anche lo stesso Spirito rivelerà la pula e la separerà dal grano. Dio è Sovrano e non può trattenerlo.
-“Da che fu il giorno, io sono;nessuno può liberare dalla mia mano;io opererò; chi potrà impedire la mia opera?” (Isaia 43.13)
Pr. Reuel Pereira Feitosa
Estratto dal libro: Faccia a Faccia - Vol. 3, 2012, pag. 227 a 235
Trad. Valeria Culotta