Auguri,Peniel! - 09/02/2014

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E a Dio tutta la gloria  Un altro anno di vita, un’ altra grande benedizione. E a Dio sia tutta la gloria. Perché Peniel è nata nel cuore di Dio e appartiene interamente a Lui. Egli stesso è l’Autore, poiché Peniel è nata dal nulla e senza nulla. Egli è il Creatore, Sostenitore e Forza. Senza Lui e il Potere dello Spirito Santo saremmo già morti.

Le compassioni del Signore mantengono attuale e fruttifero questo Ministero, in questi tempi di contraddizioni. “Apri la bocca in favore del muto, per sostenere la causa di tutti gli infelici;
 apri la bocca, giudica con giustizia, fa' ragione al misero e al bisognoso”
(Prov 31.8-9).

Mai un Ministero è stato così attuale. Mai così necessario quanto oggi è il nostro!

Quarantadue anni di compromesso con la sua chiamata, fedeltà alla Parola e ai propositi di Dio per l’Opera: la Salvezza Integrale della persona (Recupero), l’integrazione al Corpo di Cristo (Chiesa), la Formazione per il Ministero (ESMI), l’Invio ai Campi (Missioni Globali) e la Manutenzione della fede (Sostegno).

In questa data gloriosa leviamo un grido al Cielo, nella Sede, in Belo Horizonte, dove piace a Dio fare nascere questa Opera, e preghiamo con ringraziamento in tutti i Campi nel Brasile e nel mondo, dove si proclama questo Nome Meraviglioso: Peniel, Faccia a Faccia con Dio.

Che il Signore della Gloria ci benedica in tutti i paesi, popoli e nazioni, ci porti lingue e innumerevoli dialetti, in prossimità della Terra e nei più differenti fusi orari, che ci mantengono “faccia a faccia con D                                                                           io” ventiquattro ore al giorno.

Molte grazie a ogni credente e amico fedele, molti sin dal principio, anche coloro che il Signore ha chiamato in Gloria e a tutti per mantenere il loro compromesso di fede con l’Opera; ai pastori, ai missionari, professori, leader, operai, stagisti, studenti della ESMI e milioni di volontari; ai molti amati fratelli di tante chiese nel Brasile e nel mondo, che sono Uno con noi, per benedirci e amarci!

Ringraziamo di cuore il Sovrano Dio.

“Ho visto Dio faccia a faccia e la mia vita è stata risparmiata...”  (Gn 32.30)

Pr. Reuel Pereira Feitosa

Presidente del Ministero Peniel, il 06/02/2014

Trad. Valeria Culotta

 

 

 

 

 

                                                                  FACCIA A FACCIA CON DIO”

Quella notte si alzò, prese le sue due mogli, le sue due serve, i suoi undici figli e passò il guado dello Iabboc. Li prese, fece loro passare il torrente e lo fece passare a tutto quello che possedeva.
 Giacobbe rimase solo e un uomo lottò con lui fino all'apparire dell'alba; quando quest'uomo vide che non poteva vincerlo, gli toccò la giuntura dell'anca, e la giuntura dell'anca di Giacobbe fu slogata, mentre quello lottava con lui.  E l'uomo disse: «Lasciami andare, perché spunta l'alba». E Giacobbe: «Non ti lascerò andare prima che tu mi abbia benedetto!» L'altro gli disse: «Qual è il tuo nome?» Ed egli rispose: «Giacobbe». Quello disse: «Il tuo nome non sarà più Giacobbe, ma Israele, perché tu hai lottato con Dio e con gli uomini e hai vinto». Giacobbe gli chiese: «Ti prego, svelami il tuo nome». Quello rispose: «Perché chiedi il mio nome?» E lo benedisse lì. Giacobbe chiamò quel luogo Peniel, perché disse: «Ho visto Dio faccia a faccia e la mia vita è stata risparmiata». Il sole si levò quando egli ebbe passato Peniel; e Giacobbe zoppicava dall'anca.  Per questo, fino al giorno d'oggi, gli Israeliti non mangiano il nervo della coscia che passa per la giuntura dell'anca, perché quell'uomo aveva toccato la giuntura dell'anca di Giacobbe, al punto del nervo della coscia.

                                                                       Genesi 32.22-32