“Samuele intanto cresceva e il SIGNORE era con lui e non lasciò andare a vuoto nessuna delle sue parole.” (1Samuele 3.19)

Sin da piccole, le persone scelte da Dio segnano la loro generazione. Loro sono frutto della volontà di Dio. Fu così con Mosè, con Samuele, Giovanni e Gesù. Tutti emersero da una promessa divina, e da un compromesso.

Anna, madre di Samuele, versava lacrime nel tempio, supplicando un figlio al Signore. Lei prometteva di consacrarlo interamente a Dio. Quando il bambino nacque, e fu svezzato, lo portò al tempio per presentarlo al sacerdote e affinché restasse nella Tenda del Signore per sempre! ( 1 Samuele 1.22). E cantava e si rallegrava: Pregai per avere questo bambino; il SIGNORE mi ha concesso quel che io gli avevo domandato (1 Samuele 1.27).

Lui era ancora molto giovane, ma ministrava davanti al Signore “vestito con una tunica di lino” (1 Samuele 2.18). E Samuele cresceva davanti al Signore (1 Samuele 2.21).

Possono i bambini del 21º secolo crescere davanti al Signore? Esiste ancora qualche possibilità di essere accolti nella Casa di Dio, istruiti, formati e guidati nelle vie del Signore?

Viviamo bloccati in una società che rigetta tutto quello che si chiama Dio; ridicolizza e rifiuta ogni forma di insegnamento della Parola e cerca di bandire la Rivelazione di Dio. E quello che più si insegna nel nostro tempo è la totale apertura all’espressione irresponsabile di ogni tipo di pensiero, sentimento e impulso di natura umana, senza nessuna ponderazione. Mi piace il testo in Proverbi, dove lo scrittore dichiara: “…Prestando orecchio alla saggezza e inclinando il cuore all'intelligenza; sì, se chiami il discernimento e rivolgi la tua voce all'intelligenza, se la cerchi come l'argento e ti dai a scavarla come un tesoro, allora comprenderai il timore del SIGNORE e troverai la scienza di Dio. Il SIGNORE infatti dà la saggezza; dalla sua bocca provengono la scienza e l'intelligenza.
Egli tiene in serbo per gli uomini retti un aiuto potente, uno scudo per quelli che camminano nell'integrità” (Proverbi 2. 2-7).

“E il Signore era con lui” (1 Samuele 3.19). Una presenza gloriosa, forte e vittoriosa guidava il giovane Samuele sulla faccia della Terra.

Lì , fuori dal tempio, le cose non andavano bene, come oggi. Ma noi sappiamo ciò che accadde ai figli di Eli… Come si persero, fino a morire, e dispersero la benedizione mentre vivevano così vicini all’Altare di Dio! (1 Samuele 2.12-17).

Riguardo a Samuele è scritto: “…E non lasciò andare a vuoto nessuna delle sue parole” (1 Samuele 3.19).

Grazie al Signore, l’intercessione del popolo di Dio, l’esortazione e la costante predicazione della Parola, e la Sovranità di Dio, c’è oggi una Genuina Generazione dello Spirito che sta nascendo. Una nuova generazione scelta.

Lei si caratterizza per l’amore per Gesù Cristo e per la sua Parola; per il compromesso con Dio e la sua Opera e per la totale dedizione al Signore e al compromesso senza riserve…

Sono innamorato di questa generazione che reclama per avere più Studi della Parola, in profondità e serietà; operazioni di Guerra (ore ininterrotte di preghiera); impatti evangelici nelle strade; lodi e adorazione a Dio in Spirito e Verità.

Loro arrivano prima dell’orario prestabilito e aspettano ansiosi l’inizio… In realtà, come Samuele, la generazione scelta “cresce” davanti al Signore, “preserva” tutte le Sue parole, “vestita con la tunica di lino” della santità al Signore!

Che tremendi sacerdoti, profeti e re saranno. Così come Samuele.

Che Dio ti benedica.

Pr. Reuel Pereira Feitosa

Trad. Valeria Culotta